lunedì 7 febbraio 2011

Chioggia 2.0 la città di domani deve essere una città digitale.

Chioggia città digitale.

La recente modifica legislativa derivata dall’abolizione del decreto Pisanu, rende più facile la realizzazione di hotspot  che permettano di usufruire della rete da qualsiasi posto della città. Questo deve essere un impegno forte per chi governerà Chioggia nei prossimi anni, con una battuta si potrebbe dire che se Romano Tiozzo ha fatto la Chioggia del 7.2 noi dovremo fare la Chioggia 2.0 .
La cultura digitale non è molto diffusa nel nostro territorio nemmeno tra professionisti ed aziende anche di grandi dimensioni, se provate a cercare i siti delle più grosse aziende del territorio spesso trovate delle cartoline che indicano solo la piantina della città ed il numero di telefono e fax, spesso sono più dinamici i siti delle scuole rispetto a quelli delle aziende.
La rete permette sviluppo, accesso a servizi per tutti, giovani anziani e imprenditori, permette informazione e consente forme nuove di socializzazione, pensiamo a turisti che usufruiscano di una guida digitale della città che li accompagni nei luoghi di cultura , di svago e ristorazione.
Un settimanale nazionale dice che il Leone di Venezia ormai ha un e-book sotto la zampa al posto del libro, riferendosi alla rete civica attivata con successo già da oltre un anno nel comune capoluogo.
E noi ? abbiamo tutti i politici locali molto attivi su face book , sui blog e siti internet, ma la sensibilità su questo problema è ancora molto scarsa .
La città di domani non può prescindere da una rete civica digitale quale strumento di crescita per tutta la città, esiste un economia digitale che stà crescendo in tutto il mondo con grandi possibilità di sviluppo per tutti i settori, non possiamo permetterci di perdere anche quesa occasione.
Narciso Girotto

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