martedì 28 dicembre 2010

Elezioni 2011 i bisogni della città.

Elezioni  amministrative 2011 un momento fondamentale per il futuro della città.


                La nostra città , Chioggia, soffre da tempo di una crisi sociale ed economica importante, un isolamento  sempre più crescente rischia di relegarci agli ultimi posti dello sviluppo veneto.
                Quando governava il centrosinistra era il centrodestra a dire: “ con noi cambierà tutto perché avremo governo nazionale e regionale dalla nostra parte.”
 Poi è andato al governo della città il Sindaco Romano Tiozzo, ed è cambiata anche la maggioranza in Provincia, ma i dati non sono cambiati anzi in più di una occasione il Sindaco è stato sbeffeggiato dalla Regione .
                La crisi economica ha messo in ginocchio centinaia di famiglie che spesso soffrono in silenzio, quasi con vergogna della mancanza di reddito provocata da licenziamenti e cassa integrazione.
 Porto Marghera che rappresentava da sempre una importante valvola di sfogo occupazionale per la nostra città è ormai incapace di riprendersi dalla crisi che da anni vede delocalizzazioni e chiusure.
                La pesca soffre a causa delle recenti normative europee e dell’inquinamento che stanno riducendo costantemente la quantità di pescato, l’agricoltura nonostante il nuovo mercato chiude il 2010 con un altro segno negativo.
                Il turismo oltre a pagare la crisi dei consumi non riesce ad avere quella progettualità che permetta, ad una località unica come la nostra che unisce centri storici (Chioggia e Sottomarina) con la zona balneare, di fare quel salto di qualità necessario per fare del settore una attività non più solo stagionale ma continuativa.
                Per non parlare del commercio, che soffre più di altri la crisi economica diffusa in tutti i settori.
                A questo si deve aggiungere una situazione economica del Comune difficilissima,  con minori trasferimenti da parte dello stato e senza più quella legge speciale che per anni ha permesso di realizzare opere pubbliche e restauri di abitazioni private, dando ossigeno al settore artigiano.
                Per tutti questi motivi chiunque andrà a governare la città si troverà in una situazione di estrema difficoltà, qualsiasi Sindaco se non supportato da una maggioranza ampia e responsabile , non solo in consiglio comunale ma nella città, rischierebbe di fare la  triste fine di Romano Tiozzo.
                Per questo, vista la situazione emergenziale in cui si trova oggi Chioggia servono delle larghe intese, che superino i confini attuali del centrodestra o del centrosinistra, che mettano al primo punto la necessità per questo territorio di recuperare terreno rispetto alle località limitrofe, evitando il lento e continuo decadimento a cui ormai da troppi anni siamo sottoposti.
                Veneto -city da un lato ed il quadrante di Tessera dall’altro sposteranno ulteriormente il baricentro economico lontano dal nostro territorio, per questo serve  un governo forte, che parli con voce autorevole ed univoca, che riesca a coinvolgere tutte le forze sociali e le categorie economiche  presenti in città.   Dobbiamo riuscire a superare ostacoli enormi , perché la parte centrale e orientale della provincia hanno un peso economico e politico notevolmente superiore al nostro che si traduce poi in infrastrutture, investimenti e occasioni di sviluppo.
                Pensiamo solo a quanti Parlamentari, Consiglieri Regionali e Provinciali vengono eletti nell’area orientale e centrale della nostra Provincia, e noi per poco rischiavamo di non avere nemmeno rappresentanze regionali per logiche di divisione interna ad entrambi gli schieramenti ,che vengono sempre pilotate da altre realtà a svantaggio di Chioggia.
                Se vogliamo che il 2011 rappresenti davvero una inversione di tendenza dobbiamo mettere in campo tutte le energie sane e propositive presenti in città, isolando quelli elementi di instabilità che negli ultimi anni sia a destra che a sinistra hanno solo demolito dimostrandosi incapaci di costruire.
                Su questo la città deve riflettere e su questo serve l’impegno di tutti.

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